A me sembra che la primavera abbia tutti gli attributi del poema perfetto: ritmo e controritmo, sapore massimo di ogni istante, capovolgersi continuo di tempo e spazio – Non prova lei, in questi giorni, una sensazione come di bocci che si distacchino con dolore dai rami mentre le foglie cadute vi ritornano in volo?… E una voglia di vivere tale da desiderare d’esser già morto.