E quelle notti terribili sotto l'immensa cupola e quelle ore rosse rosse e piene di amarezza ed il tempo che scorre trasportando nei paesi che dormono e che sconquassa quest altro contro il muro di un palazzo in questo tempo che se ne va non importa dove, non importa quando che mi trascina allo stesso tempo laggiù, lontano laggiù fuori dalla mia terra natia battendo la mia carne come un tam – tam divenuta più secca e più fragile o tristezza che batti le ali contro l'anima mia! In quale porto degno della mia condizione d'uomo getterai tu l'ancora.