Cio' che attendiamo mai sapremo, come un saluto negato, un numero sconosciuto, la dimensione impazzita, l'idea che non sai. avvolto nel bozzolo della sofferta solitudine, le mani libere, l'urlo stravolto in questa discesa, avanzo con un respiro nuovo, verso un mattino chiaro che indovino piu' mio, viva e pur nuova certezza, che risale dall'anima e lì rimane.