Sono andato al self service dei sogni, perchè volevo regalarti un'illusione. sulla prima bancarella c'era la bonta' seduta sull'arcobaleno, ma non sorrideva.
Più avanti c'era l'amore vestito di nuvola rosa, ma non riscaldava. poi c'era l'amicizia, era un tripudio di colori, ma non parlava.
Sull'ultima bancarella c'era la vita vestita di sole e di saggezza. spargeva luci accecanti, ma non cantava. allora son tornato da te, con la tasca vuota e il battito muto del mio cuore. così ti ho portato sincero sentimento, l'unica ricchezza che mi resta tra i rimpianti profumati del sorriso.