E i nani diverranno giganti: e gli indigenti svetteranno in rotte di riscatto;
e mentre le zampogne non suoneranno invano, le certezze incorporee imploderanno nel nulla.
E su, per le montagne innevate s'inoltreranno echi soavi che nell'incorporeo ripetersi, solcheranno valli e dirupi riscattando la luce imperitura delle cime.
Le lingue biforcute s'imbriglieranno, cadranno i piedistalli, mentre flutti misteriosi formando un pianto di rimorso, si riverseranno a candeggiare il globo.
Le ingiustizie stremeranno, svilendo i concupiti intenti: così gli esili fili d'erba s'innalzeranno vigorosi tra gli spazi imperituri, modellandosi in sequoie di splendore. Finalmente, saranno ripudiate le effimere stalagmiti di fittizia potenza.