Sobbalza il diaframma di un uomo: stille amare affondano in solchi contorti lacerando ancor più il viso sfatto.
Squarci di cielo si frangono, desideri s'impastano a veleni configurando imprevedibili rotte.
Volontà di recupero naufragano in un pianto che, gonfiandosi crudele, trascina gli ultimi rottami sul sobbalzar del petto, smarrendosi verso le chine infinite del dolore.