Poesia Tu Genova (cronaca del G8) di Gianpaolo Traverso (Attualità)
Tu Genova tutti attendevi nel tuo splendore, vestita di bianco come una sposa, con il sorriso appena accennato, con un mazzo di fiori color limone. all'improvviso le nere ombre digrignanti come topi di fogna, venute da molto lontano, venute da molto vicino, ti assalirono come una preda, ti stuprarono senza ritegno, ti sfregiarono l'anima e il cuore. sulla tua pelle che baci invocava scrissero menzogna,vile violenza, tu genova calpestata,irrisa,bruciata, sanguinavi con il dolore dipinto sul viso .......e capivi,chiaramente capivi il disegno. nella tua antica onestà, nel tuo riservato silenzio denso di fatti,non di parole, neppure gridavi,neppure piangevi, con la tua veste di sposa strappata,imbrattata di triste voluta realta', dignitosa,trovavi alla fine il rispetto, nell'abbraccio dei tuoi figli sinceri.